JAIPUR: THE PINK CITY

 

Jaipur, la Capitale del Rajasthan, è una piacevole città, antica e moderna allo stesso tempo, ma in fondo un grande paese di circa tre milioni di abitanti. La sua fondazione risale al XVII secolo, anni in cui il crescente potere del Maharaja Jai Singh II, getta le basi per una fiorente e moderna città: Jaipur, la città del Maharaja Jai. La città si distingue per la sua vita affollata e per l’animosità dei suoi quartieri, per i bazar e per il via vai incessante di mezzi d’ogni tipo.

 

Nel 1727 il Maharaja lascia i lussuosi e ricchi palazzi del forte di Amer, sulle colline circostanti alle pendici dei monti Aràvalli, per stabilirsi in pianura e continuare nella sua grande opera di gestione spigliata e aperta dei rapporti con gli imperatori Moghul.

Fu egli stesso a disegnare la pianta della città a scacchiera divisa in quattro quartieri, con grandi vie larghe 30 metri e dieci porte che ne controllano ancor oggi l’accesso. Un progetto avveniristico e visionario per il mondo di allora!

 

Il Maharaja Jai Singh II mise a frutto gli studi da lui stesso fatti sugli antichi testi di architettura indù, secondo i quali la costruzione di una città doveva seguire regole ben precise: pianta quadrata in quanto simbolo di stabilità e una precisa gerarchia nella disposizione delle case che va dal centro (quelle più importanti), verso l’esterno (quelle più semplici). 

Nel 1863 il Maharaja Ram Singh fece ridipingere tutta la città di rosa, colore dell’ospitalità, per accogliere il futuro Re d’Inghilterra Edoardo VII consorte della Regina Vittoria, in visita in Rajasthan. Da allora la città vecchia viene ridipinta di rosa.

 

È meraviglioso scoprire Jaipur al mattino presto, visitando il mercato dei fiori (vedi il link sulla Maldindia Video Gallery) dove i colori esplodono in tutta la loro bellezza, oppure al mercato del latte per osservare i contadini che arrivano dalle compagne con i bidoni pieni, e poi concedersi una sosta al Doodh Mandir per la cerimonia delle luci "aarti puja" dedicata a Krishna, il signore del mondo. 


Viaggiare è inseguire bocconi di libertà...